No, non é una parola inventata. É una scienza, trattata dal docente di psicologia sperimentale Charles Spence nel suo libro “Gastrophisics: The New Science of Eating”.
La gastrofisica é quella scienza che studia il rapporto tra il cibo ed i nostri sensi. Infatti, noi non mangiamo solo con la bocca. Quando assaggiamo un alimento, utilizziamo tutti i nostri sensi. Ma cosa più importante ed interessante, ognuno influenza gli altri.
L’idea positiva o negativa, che ci creiamo su un determinato piatto, non é data solo dal suo sapore, dal fatto che sia buono o meno. Essa é influenzata anche dai suoni che ci circondano, dai colori del piatto e della tavola, dalle forme, dagli odori, e non da meno, dal nostro umore.
Tutto é connesso.
É così che una patatina é considerata più buona se é più croccante. ?
Ed é così che i migliori ristoranti assicurano una migliore esperienza culinaria: sfruttando tutti i sensi.
Hai mai provato ad assaggiare DAVVERO un quadratino di cioccolato, attenzionando ogni singolo istante, ogni singola sensazione data dai cinque sensi?
Il rumore della carta quando la strappi, i solchi tra un quadratino e l’altro. La barretta di cioccolato che si spezza, le scaglie minuscole che si riversano sul tavolo. La consistenza liscia, fredda tra le dita. Il profumo denso ed accogliente, poi il contatto con le labbra. La tv in sottofondo, o magari la canzone che proviene dalle cuffie che hai alle orecchie. La lingua che attende che il cioccolato si sciolga, riscaldandolo. E poi i denti che fremono per testare, anche loro.