Food Design FOR Food

La seconda categoria del food design, riguarda tutti gli oggetti legati al cibo . Si va dalle posate, ai piatti, bicchieri, bottiglie…ecc.

Food design FOR Food significa progettare PER il cibo. Con ciò si intende la progettazione di strumenti che ci aiutano nelle azioni e pratiche legate al mondo del food.

Ma, come sempre, cos’è che rende un progetto food design?

Ovviamente, il suo scopo.

Se un oggetto, anche una semplice forchetta, riesce in qualche modo a cambiare un’azione, un rituale, un comportamento usuale in una determinata situazione, allora questo è food design. Potrebbe trattarsi della forchetta più bella, più “di design”, tuttavia se il suo scopo è puramente estetico, non si tratta di food design, ma appunto di estetica e bellezza.

Ti ho già mostrato questo progetto su Instagram, ma credo sia uno dei più rappresentativi del Design For Food. Stimuli di Jin Hyun Jeon è l’idea di un set di posate di diverso spessore, materiale, consistenza, forma… il tutto con lo scopo di creare l’effetto sinestesia, ovvero l’attivazione di più sensi contemporaneamente, la contaminazione sensoriale. (Qui trovi il sito, mentre qui un video che ti consiglio assolutamente di non perdere!)

Dunque, questo progetto cambia il nostro modo di mangiare? Io direi proprio di sì! Immagina di usare questa forchetta fredda e liscia la prossima volta che mangerai i tuoi spaghetti, o questo cucchiaio appuntito quando assaggerai il tiramisù in foto. La percezione del piatto cambia insieme alle tue sensazioni. Cambia il tuo modo di gustare un alimento, che magari avrai già mangiato decine e decine di volte. Ecco questo è food design.

Ma lo è anche, e in versione sostenibile, il progetto di Giulio Iacchetti, che con Moscardino, si propone di ripensare il modo di mangiare ai buffet, alle feste in piedi. Non serve più scegliere tra forchetta e cucchiaio, e non serve più sprecare così tanta plastica con le posate usa e getta. Moscardino è uno strumento di piccole dimensioni realizzato in bioplastica biodegradabile. Lo scopo è quello di agevolare l’atto del mangiare in piedi, di fretta, influendo quindi sul modo in cui esso avviene. Anche questo è food design. (Clicca qui per leggere di più).