Il 10 settembre del 2020 scrivevo queste parole.
Le rileggo, e penso a quante cose sono cambiate dentro di me, a quanto sia cambiata io, la mia visione e il mio obiettivo. Il tutto in soli quattro mesi.
Quella che allora era solo un’idea vacillante, oggi é un percorso pronto per essere intrapreso.
E forse allora, i desideri espressi soffiando sulle candeline, non sono solo un gioco. Forse ti regalano una spinta tutta personale, per far sì che si avverino. O forse qualcuno o qualcosa contribuisce a renderli reali.
Una cosa é certa: quando ti senti pers*, tu continua a camminare, chi lo sa dove ti porteranno quei passi!
? – Hai presente quando un corso, un weekend… per l’esattezza due giorni a contatto con persone sconosciute, nell’atto di imparare qualcosa di nuovo, sconvolgono la visione della tua vita?
Non parto messa bene. Sono due anni che sono bloccata: mentalmente, fisicamente, lavorativamente parlando. Forse anche un po’ dal punto di vista delle relazioni, delle amicizie. L’unica cosa che davvero è rimasta è stato l’amore. Con queste fondamenta già vacillanti, sconvolgere il mio stato d’animo, rimettere tutte le carte in tavola ed aprire la porta ad un uragano di pensieri è un attimo. Menomale che c’è la mia psicologa (dovrebbero farla santa quella donna) che mi aiuta a riordinare tutto quel casino.
Un anno fa circa, mi iscrivevo ad un corso di Food Photography e Food Styling, con l’idea di aggiungere un tassellino a quello che è il mio percorso personalissimo per raggiungere l’idea di lavoro, che in questo momento vive solo nella mia testa. Difficile da spiegare, ma se dovessi riassumerla in due parole direi Food Designer. Non uno chef o un cuoco, non quello che fa gli impiattamenti, non un fotografo. O meglio, potrei esserlo ma non per forza. Insomma fidatevi sulla parola, quando questa idea pianterà i suoi piedi per terra allora capirete. Adesso mi è troppo difficile spiegarlo a parole.
A causa dei problemi per il Covid-19 il corso che si sarebbe dovuto tenere ad aprile viene rimandato. Il caso vuole che cada proprio lo scorso weekend. Forse è stato un bene.
Da aprile ad oggi, la mia visione sul mondo della food photography, la mia idea sulla mia pagina instagram di ricette e la mia idea sul mio futuro lavoro sono cambiate radicalmente. Aggiungi un pizzico di schiettezza all’assenza di capacità ed ecco un piatto bello condito, pronto per essere infornato.
Il primo giorno esco dal corso e scoppio in lacrime. Non so il perché, mi era piaciuto, mi ero anche divertita e non avevo certo pretese di essere considerata una brava fotografa, ma qualcosa succede dentro di me. Il secondo giorno alterno momenti di entusiasmo a momenti di tristezza e voglia di piangere.
Sinceramente, non so cosa sia successo al mio cervello, ma sono uscita da lì con le idee chiare e confuse allo stesso tempo. Questo mi ha spinto a riflettere tanto, a ragionare su tutto ciò che avevo fatto e cosa dovevo/volevo fare. Non ho ancora trovato la mia strada, ma forse ci sono già sopra, devo solo lasciarmi trasportare da questi eventi che ti scombussolano, ma alla fine ti spingono a cercare ciò che più è adatto per te. – ?
Si, forse ero già sopra la mia strada.